11 ottobre: Giornata Internazionale delle giovani ragazze
Dal 2012 L’ONU ha riconosciuto nel calendario di ottobre di ogni anno la Giornata Internazionale delle giovani ragazze. Il giorno dedicato è l’11 del mese.
La ricorrenza nasce per ricordare nelle piazze online e offline l’importanza del rispetto dei diritti delle donne.
Parità di genere, la parità retributiva, il riconoscimento del diritto alla maternità sul lavoro e il diritto alla salute sessuale sono solo alcuni dei diritti le donne combattono ogni giorno e a ogni latitudine del mondo.
Oggi vogliamo proporvi una riflessione su un tema particolare: il diritto alla rabbia. Nel TED Talk che vi proponiamo, Soraya Chemaly, speaker di TED Women 2018, spiega l’accezione che viene data alla rabbia in una società patriarcale e maschilista.
Chemaly sottolinea come la rabbia, vista dal lato degli uomini per gli uomini, in senso stretto, è interpretata come virilità. Diversamente, la rabbia delle donne, è vista dagli uomini come alterazione dell’emotività femminile.
Per la società le donne, anche se per una giusta causa, devono contenersi nel mostrare rabbia, anche quando questa è più che giustificata.
Non possiamo non pensare a quello che sta accadendo alle donne iraniane, che sono oggi nell’occhio del mirino del Basij. È sotto accusa la loro rabbia. Una rabbia che con coraggio viene manifestata per avere riscatto contro chi le obbliga alla sottomissione. Ma la risposta alla rabbia è la violenza verbale e fisica da parte del corpo della polizia morale iraniana che giustifica i mezzi con il fine di mantenere l’ordine pubblico.
Tutto si consuma in un’atmosfera di guerriglia perenne in cui soprattutto i giovani tra i 15 e 25 anni protestano nelle principali città iraniane contro il regime oppressivo e dogmatico erede dell’ Ayatollash Khomeini.
È qui che il Basij si scaglia contro le donne che rivendicano la libertà di espressione. Lo fa in particolare contro le giovani donne, che in segno di protesta bruciano il velo o si tagliano i capelli per solidarietà ad altre donne uccise come Mahasa Amini.
Alla luce di questi fatti, ci chiediamo cosa significa essere giovani donne oggi nel mondo e soprattutto in un paese ancora integralista come l’Iran?