Il nuovo formato TED per condividere nuove idee e progetti inediti tutto l’anno. Un ciclo di Talk per approfondire temi rilevanti e di varia natura, dalla medicina alla psicologia, fino all’ambiente e molto altro.
ABSTRACT
Chi siamo noi per gli altri? Nella risposta a questa domanda sta l’essenza della nostra identità. Ma come è cambiato il nostro ‘essere per gli altri’ con l’avvento delle tecnologie digitali? La tecnologia ci consente oggi di conservare per un tempo indeterminato una quantità di informazioni inimmaginabile. E di generare nuova conoscenza elaborando e correlando queste informazioni. Chi detiene queste capacità può arrivare a conoscerci meglio di quanto noi stessi non ci conosciamo. Per questo sono necessarie norme a tutela della persona (e della sua identità). Ma dobbiamo anche imparare a difenderci dagli abusi digitali, ben sapendo che chi intende abusare della nostra identità non si porrà il problema di rispettare le norme. E non basta, se vogliamo davvero proteggere la nostra identità, dobbiamo imparare a convivere con la memoria infinita della Rete.
RELATORE
Antonio Barili è Ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università di Pavia, dove si occupa di Informatica Forense ed è titolare degli insegnamenti di “Algoritmi e Strutture Dati” e “Information Security”. Ha tenuto corsi e seminari di Informatica Forense presso le Università di Padova e Roma “La Sapienza” e presso la Scuola di Dottorato dell’Università di Trento. E’ inoltre docente accreditato presso la Scuola Superiore della Magistratura.
Dal 2004 è responsabile del Laboratorio di Informatica Forense dell’Università di Pavia, veste nella quale ha trattato numerosi casi per conto dell’Autorità Giudiziaria.
ABSTRACT
E’difficile e alquanto “rischioso” assimilare il farmaco ad un normale “prodotto” di consumo sviluppato dall’industria; questo per i suoi evidenti legami con la salute dell’uomo e per la sua capillare diffusione nella società moderna. La principale caratteristica del mercato farmaceutico risiede nel fatto che non esiste coincidenza tra soggetto che sceglie il farmaco da acquistare (il medico), il soggetto che lo consuma (il paziente) e in vari casi con chi lo paga, ossia lo Stato, tramite il nostro Servizio Sanitario Nazionale.
Il farmaco viene considerato un “bene sociale” per i suoi stretti rapporti con la salute dell’uomo. La riconosciuta natura di bene “sociale” attribuita al farmaco, ha portato a “socializzare” una quota rilevante del suo consumo, ossia ponendo a carico della collettività la totalità o una parte del suo costo, entrando quindi a far parte integrante dei meccanismi di redistribuzione del reddito attuate dai diversi paesi ad economia avanzata.
L’obiettivo del contenimento della spesa pubblica per i farmaci è una necessità che è sorta man mano che è cresciuta la presenza del settore pubblico nel ruolo di principale finanziatore della spesa farmaceutica, che pone il SSN come principale acquirente dei farmaci offerti sul mercato. Quindi in seguito alla socializzazione della domanda, il prezzo dei farmaci assume una duplice valenza: da una parte deve essere adeguato a remunerare l’attività produttiva delle imprese, d’altra parte la sua definizione, da parte dell’autorità pubblica, determina indirettamente l’ammontare delle risorse a carico del SSN da destinare alla spesa farmaceutica. Le esigenze attuali di un maggiore controllo della spesa pubblica implicano che la crescita della spesa farmaceutica divenga economicamente sostenibile e giustificabile in termini di obiettivi di salute da perseguire.
RELATORE
Giorgio Lorenzo Colombo, dal 2002 è docente di Organizzazione Aziendale presso Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università degli Studi di Pavia. E’ direttore scientifico del Master MAMAF in Marketing & Management nel settore farmaceutico e del Centro di Economia e valutazione del Farmaco e delle Tecnologie sanitarie – CEFAT, sempre presso l’Università di Pavia. Dal 1994 è tra i soci fondatori di S.A.V.E. Studi Analisi Valutazioni Economiche, società di ricerca e consulenza in economia sanitaria, farmacoeconomia e outcomes research. E’ autore e co-autore di oltre 220 pubblicazioni scientifiche e 3 monografie, membro di comitati scientifici di riviste peer-review nazionali ed internazionali. Dal 2008 è Editor-in-Chief di ClinicoEconomics and Outcomes Research Journal.
ABSTRACT
A volte per trovare soluzioni non serve cercare lontano, ma basta guardare a ciò che ci circonda: la natura. Come diceva Albert Einstein “Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata”. Ed in effetti molto spesso è proprio così.
Seguire le modalità naturali nel non disperdere risorse, nello sfruttare l’energia, nel recuperare il corso e il ciclo delle acque, solo per fare alcuni esempi, rappresenta una logica che sfrutta applicazioni che considerano sistemi già sperimentati, proprio dalla natura, da circa 4.5 miliardi di anni.
Essa nasconde un’immensa ricchezza e complessità che la scienza studia e copia per implementare tecnologie.
RELATORE
Piero Manzoni è nato a Bergamo l’8 ottobre 1962, ha lavorato in precedenza nel Gruppo Schneider (ex Marlin Gerin), e dal 1994 al 2001 ha ricoperto diverse posizioni dirigenziali apicali all’interno del Gruppo ABB, di Siemens Italia ed ha ricoperto la carica di Amministratore Delegato di Atel Energia SpA (oggi Alpiq). E’ stato Amministratore Delegato di Falck Renewables SpA e Falck Energy SpA, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Falck SpA, Presidente di Falck Renewables Wind Ltd. E’ attualmente Amministratore Delegato di Neorurale SpA, Presidente di MenoEnergia e Presidente di Acqua&Sole. Piero Manzoni ha conseguito una laurea in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano ed è titolare di un diploma di Master in Business Administration.